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Breve introduzione e cenni storici

A meta della sponda orientale del lago di Como si trova varenna,un comune di 850 abitanti circa.Sentinella del crocevia del lago,e' costruita su un promontorio roccioso e sovrestato da un monte,sulla cui vetta si staglia la sagoma inconfondibile della torre di un antico castello.Felicissima e' la sua posizione su questo promontorio soleggiato ed esposto a mezzogiorno,una culla accogliente su cui alita il respiro dolce del Lago di Como.E' una localita' inconsueta Varenna:da una parte si propone come un vivace e attrattivo centro turistico con numerose strutture ricettive,importante nodo della navigazione lacustre,dall'altra custodisce un passato medioevale che si offre oggi come uno dei meglio conservati della zona del Lago.La chiesa di San Giovanni Battista del X/XI secolo e' una delle piu' antiche del Lario e la chiesa prepositurale di S.Giorgio,del XII secolo,conserva importanti arredi dell'epoca, oltre alle due chiese seicentesche di S.Marta e di S.Maria delle Grazie affacciate entrambe sulla bella piazza principale.Arrivando da lecco s'incontrano i giardini di Villa Monastero,che ornano in modo splendido la sponda del lago con terrazzamenti e aiuole fiorite,filari di cipressi e numerose specie esotiche fra elementi architettonici negli stili piu' vari,dal barocco al classico al moresco.Villa Monastero,un tempo convento femminile cistercense,e' un importante centro internazionale di studi e manifestazioni culturaliconosciuto in tutto il mondo;qui soggiorno' e studio' Enrico Fermi al quale e' dedicata una bellissima sala all'ingresso.Interssante anche il percorso espositivo alla Casa Museo,per realizzare il quale sono state restaurate e reintegrate degli arredi originali,quattordici stanze.Subito accanto incontriamo Villa Cipressi,un complesso architettonico cinquecentesco con un bellissimo giardino degradante verso il lago e terrazzamenti mozzafiato.nell'antico palazzo che ospitava l'asilo,si trova il Museo Ornitologico "Luigi Scanagatta",raro esempio di raccolta di uccelli stanziali,rimodernato nelle bellissime sale con ampia documentazione e visitato da numerose scolarasche.Alzando lo sguardo,trovate la sagoma imponente del Castello di Vezio,centro metri a picco sulla piazza.Dall'alto della torre potrete abbracciare il lago e godere di un panorama unico,lo stesso,si dice,vedesse la Regina Teodolinda.La splendida passeggiata a lago si snoda lungo case,ville,giardini e botteghe dal grazioso molo fino all'imbarcadero di Olivedo,sospesa sull'acqua,suggestiva e romantica,meta assidua dehli innamorati.Si,perche' Varenna e' romantica ed e' stata cantata da poeti e letterati,come Giovanni Berchet che con parole alte e sentite dice:

Torna meco,ritorna alle fragranze/di che superbo e' il lido a cui l'eterno/aloe fiorito e cento alberi eletti...ma primavera i tuoi prati,o Varenna,/sparge di fiori sempiterni e ride (Frammenti sul lario,1816):

Anche il piccolo borgo di Fiumelatte merita una visita per osservare la spumeggiante discesa d'acqua del fiume piu' corto d'Italia,il Fiumelatte, che scorre per 250 metri e solo per sei mesi all'anno,le cui misteriose origini furono studiate da leonardo da Vinci. Una breve e piacevole passeggiata vi portera' alla sorgente del fiume e a uno spazio attrezzato per pic-nic.

Nei vicoli di Varenna,passeggiando,osservate le antiche case e godrete di un borgo perfettamente conservato,di un'atmosfera di altri tempi,di tenquillita,di un clima temperato e di una gentile accoglienza.

L'antica storia dell'Insula Nova

L'insediamento di Varenna,risale al tempo dei Celto-Liguri e fu forticato dai Romani.il legionario romano Vescinus costrui il castrum di Vezio,quando Roma per conquistare l?europa voleva consolidare il controllo della sponda orientale del Lario.I Longobardi innalzarono la torre di Vezio,alla cui ombra sembra trascoresse gli ultimi suoi anni la regina Teodolinda.in eta comunale.Varenna si schiero' con Milano nella guerra contro Como e il Barbarossa,sconfitta e saccheggiata dai comaschi nel 1126,fu la destinazione dei profughi dell'Isola Comacina,distrutta dagli imperiali nel 1169.Gli scampati furono accolti amichevolmente e contribuirono all'aumento della popolazione,cui si fece fronte con un'espansione verso nord e con la costruzione della nuova chiesa dedicata a San Giorgio.Per non dimenticare la loro gloriosa isola,aggiunsero a quello di Varenna il nome di Insula Nova